I 5 libri da leggere quando hai perso la strada
Gli eventi degli ultimi due anni hanno inevitabilmente segnato la vita di tutti: dal sentirci invincibili, senza limiti, e con la costante necessità di dimostrare quanto bella fosse la nostra vita sui social, ci siamo ritrovati che l'unico modo di rimanere in contatto con il resto del mondo (anche parenti e vicini di casa) fossero esattamente i social media.
La reclusione forzata, le terribili notizie, l'incertezza di fronte alla quale non potevamo assolutamente nulla, ci hanno forzato ad intraprendee una sorta di dialogo interiore, metterci in discussione, e spesso ha tirato fuori dei fantasmi e paure che siamo sempre riusciti a tenere assopiti.
E così in molti si sono ritrovati con ferite non fisiche ma molto più profonde, come la paura dell'interagire con gli altri, le insicurezze, e una costante sensazione di inadeguatezza.
C'è chi ha perso il lavoro, chi si è dovuto reinventare, chi continua ad attraversare periodi bui perché ciò che era prima non è più.
Per quanto mi riguarda, nel Marzo del 2020 tutto sembrava andare bene: ero circondata di amici e affetti che consideravo famiglia, avevo un lavoro che mi piaceva molto e facevo con estremo piacere, avevo in progetto diversi viaggi tra cui il ritornare in Kenya.
Sentirmi all'improvviso bloccata, senza possibilità di "salire sul primo aereo se qualcosa va male" (che è sempre stata la mia filosofia di vita), e nemmeno prendere il primo treno..Mi fece sentire veramente male.
RIcordo di aver avuto un crollo, che durò giorni: non sapevo che fare, se rimanere a casa da sola con i bambini o restare ospite dai miei amici a tempo indeterminato. Tutto mi sembrava sbagliato e incerto, oltre al fatto che ben presto avrei anche perso il lavoro, essendo la compagnia completamente ferma a causa covid e io con un contratto in scadenza.
Io che cerco sempre di vedere il lato positivo delle cose, feci veramente fatica.
Le giornate diventarono tutte uguali, una routine devastante che non c'era modo di spezzare.
Fortunatamente, delle splendide giornate di sole aiutarono a passare quei due lunghissimi mesi, e a fortuna di abitare a un passo da parchi e canali e lontano dal centro città fu decisamente un gran bel bonus.
Di natura sono una persona estremamente ottimista e se anche ho periodi in cui tocco il fondo, sono sempre riuscita a riprendermi piuttosto bene.
A volte però la sola buona volontà non basta, perché anche io mi sono trovata smarrita (proprio come Alice) e non riuscivo a ritrovare la "mia" strada.
Anzi, proprio mentre scrivo questo post posso dire di non averla ancora ritrovata.
Ma forse mi sono resa conto che non devo arrivare ad una destinazione, e come ogni viaggio devo apprezzare il percorso, la strada: e se questa non è quella giusta, almeno l'avrò conosciuta e potrò dire di averla percorsa.
Ci sono alcuni libri che mi hanno aiutato in particolari passaggi della vita durante gli ultimi due anni, e altri che mi stanno aiutando attualmente.
Per ritrovare la tua strada è importante riuscire a guardarti dentro e ascoltarti, smettere di guardare ciò che fanno gli altri e paragonarsi a chi ha successo, e riprendere a parlare con noi stessi.

I cinque libri che possono aiutarti a sviluppare un pensiero positivo
1. "Succede sempre qualcosa di meraviglioso" - G. Gotto
Il titolo lo trovo semplicemente stupendo. Ma in realtà lo è tutto il libro! La scrittura è scorrevole e la storia avvincente. Si trovano delle bellissime "perle" da riscrivere e tenere sempre a portata di mano quando ci sentiamo persi, o pensiamo che tutto stia andando a rotoli. In generale, la filosofia buddista e orientale è ciò che più aiuta per rimanere stabili con la mente e ritrovare positività quando ci facciamo prendere da ansie e paure.
2. The Subtle art of Not giving a f*ck - M. Manson
Un classico, da cui partire quando ci sentiamo sopraffatti dal pensiero altrui e dal dover dimostrare qualcosa. Dovremmo invece ripartire dai nostri bisogni prima di qualsiasi altra cosa, e imparare ad imporre dei limiti: non dobbiamo per forza andare a quella festa, non dobbiamo rispondere a quel messaggio se non ci va, e non dobbiamo sentirci obbligati moralmente perché "è così che si fa". Hai mai provato quanto sia liberatorio imparare a dire NO, o ad esprimere il tuo punto di vista?
3. Il coraggio di non piacere - F. Koga & I. Kishimi
Un giovane e un filosofo a dialogo, attraversando diversi aspetti della vita. Una sorta di manuale che ti aiuta a ritrovare il percorso verso te stesso, e allo stesso tempo liberarti dal giudizio della gente: il filosofo riprendere la psicologia Adleriana, sulla quale si può essere d'accordo o meno, e tramite domande e risposte ti farà avere senza dubbio diversi spunti di riflessione.
4. Il miracolo della presenza mentale - Thich Nhat Hahn
Per gli appassionati di filosofia orientale, per chi sta sull'orlo del burn-out, per chi ha bisogno di fermarsi ed imparare a respirare: questo manuale è un pilastro del "qui e ora". Si legge con facilità, è pieno di esempi pratici e ti aiuterà a bilanciarti in questa vita dove ci sono sempre troppi stimoli e troppe distrazioni. Tutto, riparte dalla respirazione.
5. Credevo fosse colpa mia (ma non era vero) - B. Brown
Se non la conosci, devi leggere qualcosa su di lei. Brené Brown è una ricercatrice e scrittrice americana che tratta i temi della vergogna e vulnerabilità. In questo libro ti aiuterà a ribaltare molte concezioni (sbagliate) e a riacquistare fiducia in te stess*.
Puoi seguire l'autrice anche su Youtube (o Netflix), in un suo famoso intervento per TedX.
Ora, non è che questi libri siano il cocktail miracoloso che ti farà capire chi sei, cosa vuoi veramente, o che ti farà sentire per sempre felice.
Niente di tutto questo ovviamente...
Personalmente, quello che posso dire è che mi hanno aiutata molto in momenti un po' così, nei quali diversi dubbi affollavano la mente e vedere le cose con occhi diversi era difficile.
Dall'imparare a lasciare andare, al sapersi ascoltare, dall'essere presenti mentalmente allo smettere di crearsi scenari apocalittici nella mente.